16/5/15

Tenebre (1982)

AKA : Tinieblas - Pelkoa ei voi paeta - Ténèbres - Tenebrae - Skies - Tenebre: O paranoikos dolofonos - Mai lei dai hung sat - Mi li dai xiong sha - Sotto gli occhi dell'assassino - Shadow - Shadô - Tenebrae, el placer del miedo - Ciemnosci - Tenebre - Bezumlje - Дрожь - Ölümün Sesi - Unsane - Tenebre - Der kalte Hauch des Todes


Un film di Dario Argento. Con Anthony Franciosa, Giuliano Gemma, Christian Borromeo, Eva Robins - Sigma Cinematografica Roma - Horror, Thriller - durata 110 minuti - Italia 1982 - Uscita 28 ottobre 1982 Italia



Una persona che indossa guanti neri di pelle sta leggendo un libro (la voce narrante è quella del regista) e dopo aver letto alcuni passi lo getta nel fuoco di un camino. La scena si sposta negli Stati Uniti dove Peter Neal, uno scrittore di romanzi gialli, si sta dirigendo in bicicletta verso l'aeroporto per prendere un volo per Roma. Dopo essersi cambiato nel bagno dell'aeroporto si avvia all'imbarco ma un annuncio lo avvisa di una chiamata per lui al banco informazioni. Al telefono è la sua ex fidanzata Jane la quale però lo sta chiamando dall'aeroporto stesso. A Roma una ragazza, Elsa Manni, è in un centro commerciale e gira per gli scaffali quando viene attirata dall'ultimo libro di Peter, intitolato Tenebrae, e decide di rubarne una copia. La donna non si accorge però che qualcuno la sta spiando. Poco dopo viene scoperta dal titolare il quale dopo averla portata in ufficio si rende conta che la ragazza non è nuova del mestiere e che è una cleptomane. Decide di chiudere un occhio dopo che la ragazza gli dà il suo indirizzo per vedersi dopo il lavoro. Elsa torna a casa con un ragazzo in moto e mentre prosegue a piedi un clochard la importuna tentando di violentarla, ma lei riesce a sfuggirgli ferendogli la mano. L'uomo però la importuna nuovamente dalla finestra ma improvvisamente la ragazza viene aggredita alle spalle da una figura che, mentre la minaccia e ferisce con un rasoio, comincia a soffocarla ficcandole in bocca proprio le pagine del libro che la ragazza aveva rubato, tagliandole poi la gola con il rasoio, uccidendola. Il clochard vede la scena e scappa via. L'assassino scatta poi delle foto al cadavere e lascia una lettera indirizzata a Peter Neal sotto la porta del suo appartamento romano. Arrivato a Roma, Peter viene accolto da alcuni giornalisti, tra cui una sua vecchia amica di università di nome Tilde, la quale, durante la conferenza stampa, lo accusa di misoginia per via della violenza che lo scrittore infligge ai personaggi femminili dei suoi libri, soprattutto nel suo ultimo romanzo. In seguito Peter e il suo agente, Bullmer, vengono raggiunti dalla sua assistente personale, Anne, e dal tirocinante tuttofare Gianni, i quali lo accompagnano al suo appartamento e scoprono che la valigia di Peter è stata rovinata e messa a soqquadro. Qui trovano il capitano Germani e la sua collega, l'ispettrice Altieri, il quale dice di essere entrato avendo trovato la porta aperta e informa Peter dell'omicidio di Elsa e delle modalità, soffermandosi sul particolare delle pagine del libro. Inoltre gli mostra la lettera che l'assassino ha lasciato e aprendola Peter legge una frase del suo libro scritta con pezzi di giornale. Squilla il telefono ed è proprio l'assassino che informa lo scrittore che è solo l'inizio di un piano che ha in mente e che un giorno si incontreranno. I due poliziotti partono all'inseguimento del killer che sta telefonando da una cabina proprio lì di fronte, ma non riescono a beccarlo. Il killer nel frattempo ha una sorta di incubo lucido in cui una ragazza e un gruppo di uomini lo inseguono su una spiaggia, e dopo che lui le ha tirato uno schiaffo facendola sanguinare lei lo fa immobilizzare da alcuni uomini e gli ficca in gola il tacco della sua scarpa rossa. Nel frattempo Tilde, la giornalista con cui Peter aveva fatto l'intervista, è in un locale gay con la sua compagna la quale è in procinto di mettere in atto l'ennesimo tradimento con un tizio che ha appena conosciuto e informa la giornalista che lo ospiterà a casa loro. In seguito Tilde torna a casa e trova la sua compagna ubriaca, e le due hanno un alterco. Mentre si sta cambiando sente dei rumori e una voce e in un lungo pianosequenza viene mostrato l'assassino che rompe una finestra per entrare in casa. Tilde viene assassinata con lo stesso rasoio della prima vittima e cadendo rompe un vaso che attira l'attenzione della sua compagna, la quale vedendo il cadavere di Tilde cerca di scappare ma l'assassino la ferisce e la uccide sgozzandola, e si ripete il rituale delle foto ai cadaveri. Il killer, in una sorta di studio-cantina con negativi fotografici e foto dei cadaveri lava il suo rasoio ancora insanguinato. Il giorno dopo Peter fa la conoscenza di Maria, la figlia quattordicenne del portiere del palazzo, la quale va da lui per accendergli lo scaldabagno. Il killer lascia un'altra delle sue lettere mentre sia Peter che Anne sono in casa e quando la trovano corrono giù per intercettarlo, ma anche stavolta non ci riescono. La lettera contiene una frase in latino che lascia presagire che il killer abbia colpito ancora. Peter va in televisione per fare un'intervista ma viene prima avvicinato dal conduttore, Cristiano Berti, il quale sembra molto interessato a come Peter nei suoi romanzi dia molto spazio e importanza alla perversione umana e ai suoi effetti sulla società, mettendo in evidenza che il killer del libro ritiene che tutto ciò che può essere definito "diverso" lui lo interpreta come corrotto e aberrante e perciò è da eliminare. Dopo l'intervista Peter è con Anne e vede dalla finestra una macchina alla cui guida c'è Jane, la sua ex. Anne suggerisce a Peter che possa essere stata proprio Jane a rovinargli la valigia prima che lui partisse e va via. Il killer nel frattempo ha preso di mira un'altra potenziale vittima, una prostituta, ma nel momento di avvicinarla si rende conto di aver dimenticato la chiave della cantina attaccata alla porta. La scena si sposta all'Eur dove Maria, la figlia del portiere, viene lasciata sola di notte dal suo fidanzato e mentre si incammina per tornare a casa un grosso dobermann la spaventa da dietro la grata di un parco. Il cane riesce a scavalcare e parte all'inseguimento della ragazza che scappa in preda al terrore. Il cane la raggiunge e la ferisce e Maria lo colpisce con un ramo. Dopo averlo seminato nascondendosi tra gli alberi la ragazza arriva nel giardino di una villa che è proprio quella del killer. Arrivata davanti alla porta della cantina il cane la raggiunge e la aggredisce di nuovo ma la ragazza entra dalla porta usando la chiave attaccata e si mette in salvo. Chiede aiuto ma nessuno risponde e dopo aver superato una scalinata arriva nello studio del killer e si rende conto di essere nella sua casa dopo aver visto le foto dei cadaveri e i ritagli di giornale che il killer usava per mandare le lettere a Peter. La ragazza decide di prendere delle prove da portare alla polizia e sale un'altra scala che la porta nella sontuosa villa del killer. Trovato il telefono cerca di chiamare aiuto ma l'assassino rientra e cerca di ucciderla con il rasoio. Maria riesce a disarmarlo e scappa nel bosco ma il killer si arma di una grossa ascia e parte all'inseguimento. Maria si ritrova in un vicolo cieco e il killer la uccide a colpi d'ascia. Il giorno dopo viene rinvenuto il cadavere e Peter riceve l'ennesima lettera nel quale il killer si scusa di aver ucciso Maria e che alla fine di tutto a morire sarà proprio lui, il "grande corruttore". Peter, con l'aiuto di Anne e Gianni, decide di mettersi seriamente alla ricerca del killer e lo scrittore ripensa alla conversazione avuta con Cristiano Berti, trovando strano il morboso interesse che il giornalista aveva per Tenebrae e i temi trattati nel romanzo. Decide così di appostarsi fuori dalla casa di Berti seguito da Gianni e mentre quest'ultimo si avvicina per vedere meglio improvvisamente va via la luce e una voce dice "Le ho uccise tutte io!". Berti viene colpito da un'ascia che gli spacca il cranio, il tutto avviene sotto gli occhi terrorizzati di Gianni, e dopo che il killer rompe una vetrata con un oggetto di metallo il ragazzo si da alla fuga. Raggiunge Peter e trovandolo accasciato a terra e con la testa rotta gli chiede cosa sia successo e Peter gli rivela di essere stato colpito alle spalle da qualcuno. Anne rimane a dormire da Peter e i due si scambiano un bacio. Il killer ha un altro dei suoi incubi in cui la stessa ragazza della spiaggia viene aggredita da lui e uccisa a coltellate. Peter comunica ad un incredulo Bullmer la sua decisione di andarsene prima che sia troppo tardi e quest'ultimo lo fa desistere dicendogli che lo farà nascondere in un posto sicuro che solo lui conosce facendo credere a tutti che sia andato via dall'Italia. Dopo che Peter va via Bullmer apre una porta nascosta del suo ufficio da cui esce Jane, con il quale l'agente letterario aveva una storia clandestina. Peter e Gianni vanno alla casa del killer, ora una scena del crimine, dove Giordani interroga nuovamente Peter su Berti e viene fuori la personalità ossessiva del giornalista, per il quale Peter e il suo lavoro erano diventati una sorta di ossessione. Nel dialogo con Giordani Peter cita Conan Doyle dicendo che in un indagine, eliminato l'impossibile,quello che rimane, per quanto improbabile, deve essere la verità. Il detective rimane sorpreso da questa affermazione. Inoltre Peter gli comunica la sua decisione di lasciare la città. Nel frattempo Jane trova davanti la porta di casa un pacco contenente un paio di scarpe rosse. Bullmer la sta aspettando in un luogo all'aperto e il killer è nelle vicinanze. Dopo un po' Bullmer viene accoltellato e una folla di persone tenta di soccorrerlo mentre Jane, che indossa le scarpe rosse, arriva poco dopo e alla vista del cadavere scappa via. Peter è in procinto di partire per Parigi e Gianni, prima di salutarlo, gli rivela di avere intenzione di tornare alla casa di Berti per cercare di ricordare bene quello che era successo. Il ragazzo fa quanto detto e arrivato davanti alla vetrata dove ha assistito alla scena dell'omicidio si rende conto che la frase che aveva sentito sugli omicidi era stata pronunciata da Berti stesso e che quindi il killer era proprio lui, di conseguenza comincia a chiedersi chi potesse essere stato ad ammazzarlo. Tornato in macchina viene aggredito da qualcuno che con una corda lo strangola, uccidendolo. Subito dopo questa figura prende una grossa ascia nascosta in un albero cavo li vicino.Jane chiama a casa di Peter e trova Anne, a cui chiede aiuto per delle cose che dice di aver fatto e Anne decide di raggiungerla. Intanto Germani e l'ispettrice Altieri interrogano la donna di servizio di Bullmer la quale rivela loro che l'agente aveva una relazione.Jane, armata di pistola, viene aggredita dal killer la quale le taglia una mano e poi la fa a pezzi con l'ascia. Il killer ha nuovamente la visione della ragazza che ha ucciso e dopo averla accoltellata le ruba le scarpe rosse. Nel frattempo una donna arriva a casa di Jane e viene anch'essa aggredita e uccisa con un colpo d'ascia. Si tratta dell'ispettrice Altieri, la quale aveva saputo della relazione di Jane con Bullmer e voleva indagare. Si scoprirà infine la verità:il killer è proprio Peter. Germani arriva in quel momento con Anne e svela che Berti, ossessionato da Peter e dal suo lavoro, aveva commesso gli omicidi e Peter, dopo aver capito che il killer era proprio Berti e dopo averlo ucciso, l'ha fatto "vivere" abbastanza a lungo per vendicarsi del suo agente e della sua ex fidanzata. Germani era stato aiutato proprio da Peter a capire il mistero grazie alla sua citazione di Conan Doyle. Lo scrittore tira fuori improvvisamente un rasoio e si sgozza davanti agli occhi increduli di Germani e Anne. I due tornano alla macchina sotto la pioggia incessante e Germani, dopo aver chiamato i rinforzi, rivela ad Anne di aver capito che il killer era Peter perché da giovane era stato accusato dell'omicidio della famosa ragazza con le scarpe rosse ma per assenza di prove l'aveva fatta franca. Germani spiega che in Tenebrae Peter aveva fatto una sorta di confessione, mettendo a nudo come quell'atto di porre fine alla vita di una persona che gli aveva fatto del male lo aveva inebriato e gli aveva regalato un senso di assoluta libertà e riscatto. Il poliziotto rientra in casa e vede che il cadavere di Peter non c'è più. Il rasoio usato dallo scrittore era finto ma non fa in tempo ad accorgersene che Peter lo aggredisce alle spalle con l'ascia e lo uccide. Cadendo, il capitano fa cadere contro la porta a vetri della casa una scultura di metallo composta da varie aculei cuneiformi. Anne, insospettita dal rumore, esce dalla macchina e si dirige all'ingresso della villa. Arrivata alla porta tenta di aprirla ma la scultura la blocca mentre Peter è in agguato con l'ascia per uccidere anche lei. Anne riesce ad aprire la porta ma la scultura cadendo colpisce Peter, trafiggendolo. Mentre lo scrittore muore sotto gli occhi della donna, quest'ultima, sotto shock, urla disperata mentre partono i titoli di coda.(https://it.wikipedia.org/wiki/Tenebre_(film_1982)


 








Peter Neal (Franciosa) is an American writer of violent horror novels whose books are tremendously popular in Europe. In Italy to promote his latest work, entitled Tenebrae, he is accompanied by his literary agent Bullmer (Saxon) and his adoring assistant Anne (Nicolodi). He is unaware that he is also being followed by his embittered ex-wife Jane (Veronica Lario). Immediately prior to Neal's arrival in Rome, a beautiful young shoplifter (Ania Pieroni) is brutally slashed with a straight razor by an unseen assailant. The murderer sends Neal a letter informing him that his books have inspired him to go on a killing spree. Neal is soon contacted by the police, who put Detective Giermani (Giuliano Gemma) in charge of the investigation, along with the detective’s female partner Inspector Altieri (Carola Stagnaro).
More killings occur. Tilde (Mirella D'Angelo), a beautiful lesbian journalist, is murdered at her home along with her lover. Later, Maria (Lara Wendel), the young daughter of Neal's landlord, is bloodily hacked to death with a splitting axe after stumbling into the assailant's lair. Neal notices that TV interviewer Christiano Berti (John Steiner) appears to have an unusually intense interest in the novelist's work. At night, Neal and his second assistant Gianni (Christian Borromeo) watch Berti's house for suspicious activity. Gianni decides to separate from Neal in order to get a better view. Alone, Gianni watches in horror as an axe-carrying assailant brutally hacks Berti to death. But he is unable to see the murderer's face. Gianni finds Neal unconscious on the lawn, having been knocked out from behind.
Giermani's investigation reveals that Berti was unhealthily obsessed with Neal's novels, and now that he is dead it is believed that the killings will cease. However, Bullmer, who is having an affair with Jane, is stabbed to death while waiting for his lover in a public square. Gianni is haunted by the thought that he had seen, but did not recognize, something important at Berti's house during the night of the interviewer's murder. He returns to the house and suddenly remembers what was so important – he had heard Berti confessing to his attacker, "I killed them all, I killed them all!" Before Gianni can share this important detail with anyone, he is attacked from the back seat of his car and strangled to death.
Jane sits at her kitchen table with a pistol when a figure with the same axe leaps through her window, hacking off one of her arms. She spews blood over the kitchen walls before falling to the floor, the killer continuing to hack at her until she is dead, revealing Neal to be the murderer. Upon learning the details of Berti's sadistic murder spree, Neal had suddenly been overwhelmed by a forgotten memory involving Neal's murder of a girl who had sexually humiliated him when he was a youth in Rhode Island. The memory now constantly torments him and has inflamed his previously repressed lust for blood, having Neal completely insane.
When Inspector Altieri arrives at the house a few minutes after Jane's death, Neal kills her too. Later, Giermani and Anne arrive at the house in the pouring rain, and when Neal sees that he cannot escape, he slits his throat in front of them. Finding the telephone out of order, Giermani and Anne go outside to report the incident from his car radio. Giermani returns to the house and is suddenly murdered by Neal, who had faked his own death. Neal waits inside for Anne to return, but when she opens the door, she accidentally knocks over a metal sculpture that impales and kills Neal. The horror-stricken Anne stands in the rain and screams over and over





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